FALLAVOLLITA, Federico.
'Architettura e modellazione solida'
In ALBISINNI, Piero and DE CARLO, Laura. architettura/disegno/modello verso un archivio digitale dell'opera di maestri del XX secolo. pp.109-116
Roma, Gangemi, 2011. ISBN 978-88-492-2098-8
Abstract
Grazie alla rivoluzione informatica, oggi possiamo disegnare e modellare le forme dell’architettura direttamente in uno spazio virtuale. Lo strumento adottato per il disegno architettonico è, in primo luogo, il computer e ai metodi della rappresentazione classica (il disegno in pianta e alzato, l’assonometria e la prospettiva) si sono affiancati quelli della rappresentazione informatica (matematica e numerica). Nonostante ciò, l’uso del modello plastico non è stato abbandonato, bensì è stato esaltato dalla tecnica della prototipazione rapida, in altre parole la stampa 3D di modelli.
Se è vero che il disegno è stato, almeno nel passato, lo strumento principale dell’architetto progettista, è altrettanto vero che l’esigenza di vedere direttamente i volumi nella tridimensionalità non è mai venuta meno. La percezione umana delle forme richiede un controllo diretto nello spazio per poter essere convincente; l’uso del plastico, sia come strumento proprio del progettista che come strumento particolarmente efficace perché il committente possa comprendere lo spazio e la tridimensionalità dell’architettura. In questa idea di tridimensionalità vanno fatte rientrano tutte le peculiarità della forma architettonica, dalla sua caratteristica di nascere e svilupparsi nello spazio alla sua necessaria consistenza fisica, alla sua materialità.
La fisicità dell’architettura è un aspetto che deve essere considerato attentamente quando si affronta la modellazione informatica. Bisogna saper simulare la fisicità dei corpi: ad esempio, rappresentare il muro di un edificio con diverse superfici, perfino non aderenti fra loro, è un errore concettuale oltre che tecnico; e ancora: intersecare due solidi trascurando la potenziale fisicità di entrambi porta ad avere modelli non corretti con possibili conseguenze sia estetiche (rendering inefficaci) e sia fisiche (stampe 3D inesatte o addirittura non realizzabili).
In queste pagine, si tenterà perciò di descrivere sinteticamente la metodologia della modellazione architettonica attraverso il metodo della rappresentazione matematica in relazione al problema della fisicità dei corpi e di chiarire perché alcune questioni, apparentemente soltanto tecniche, nascondano, invece, concetti essenziali per una buona esecuzione dei modelli.
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